A cura din Coman Lupu
Prefazione di Lorenzo Renzi
Integrazione e aggiornamento bibliografico di Enrico Castro
Nina Façon è stata senza dubbio la più grande italianista romena e una delle più grandi nel panorama internazionale del suo tempo. Di origine ebraica, era nata a Ploiești nel 1909 e morì a Bucarest nel 1974. All’Università di Bucarest si era laureata in Filologia moderna, Filosofia e Storia. Aveva studiato Italiano sotto la guida di Ramiro Ortiz, italiano di Chieti, pioniere dell’insegnamento dell’italiano in Romania. Nominato in seguito cattedratico a Padova nel 1932, Ortiz avrebbe chiamato l’allieva come lettrice di romeno nel 1937-38. L’insegnamento padovano di Nina Façon durò solo un anno perché fu colpita dalle leggi razziali italiane del 1939 e dovette tornare a Bucarest. Qui pubblica la sua tesi sulla poesia di Michelangelo (Michelangelo poet, Bucarest 1939).
Ma anche in Romania è fatta oggetto di continue discriminazioni, sempre per motivi razziali. Esclusa dalla scuola pubblica, insegna al liceo ebraico della città. Pubblica alcuni lavori firmati per necessità con uno pseudonimo. Nel 1944, con il rovesciamento delle sorti nella guerra, viene nominata docente di italiano all’Università (1944). Impostosi il Comunismo, percorre i gradi della carriera accademica, diventando dal 1966 ordinaria, “capocattedra” secondo il sistema romeno.
Lorenzo Renzi
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